Gli anni 60 L’accordo tra l’Unione, industriali e i sindacati
Con un accordo sottoscritto all’Unione tra industriali serici e sindacati di categoria, termina - siamo nel 1959 - un lungo periodo di agitazione e di astensione dal lavoro da parte delle maestranze del settore.
All’inizio degli anni ‘60 si profila la costruzione degli impianti produttivi della Pozzi a Sparanise, della Face Standard a Maddaloni, della 3M a S. Marco Evangelista, della Autelco (poi GTE Telecomunicazioni) a Marcianise, della Siemens, (oggi Italtel) a Santa Maria C.V, della Precisa a Teano.
Con l’istituzione dei premi di studio, nel 1964, l’Unione si rende promotrice di un’iniziativa destinata poi a consolidarsi sempre più (e tuttora attuata) e che culminerà, nel 1984, con il primo seminario destinato a presidi e docenti di scuole superiori che si articola nell’arco di quattro intense giornate attraverso conversazioni di economisti e studiosi, proiezione di audiovisivi, visite aziendali e dibattiti.
Dal 1969 al 1974 Piccola Industria – Gruppo Giovani dell’Industria
Il Presidente Giuseppe Fiore costituisce, in seno all’Associazione, organismi quali il Comitato per la Piccola Industria (1966) per l’approfondimento di problemi specifici riguardanti le imprese di piccole dimensioni; il Consorzio Garanzia Collettiva Fidi (1968) per l’accesso al credito attraverso il principio della mutualità; il Gruppo Giovani dell’Industria (1970) per stimolare negli imprenditori di domani la consapevolezza della loro funzione etico-sociale e lo spirito associativo.
Nel 1974, sotto la presidenza di Libero Dimitri, l'Unione organizza il primo corso di perfezionamento per la gestione e l'amministrazione del personale delle aziende industriali, corso riservato a giovani laureati e diplomati e le cui lezioni vengono tenute da docenti universitari e dirigenti industriali.
Gli anni 1981-1987 Investimenti e nuove prospettive economiche
Sotto la guida di Giovanni Francesco Maggiò (1981-1987) l’Unione Industriali si apre sempre di più al territorio, ospita convegni e iniziative, dice la sua in tanti campi, a cominciare dall'esigenza di nuove infrastrutture legate al territorio. Si pensa a come migliorare i trasporti e la viabilità, si ragiona in termini di sviluppo dell'energia. Insomma, l'Associazione diventa una tappa obbligata per capire dove sta andando la provincia di Caserta, quali prospettive economiche si possono prevedere, a breve e medio termine.
Dal 1987-1991 I giovani l'Impresa ed il Territorio
Gli anni della presidenza di Carlo Violati sono quelli del coinvolgimento delle giovani generazioni di industriali nella ricerca di una diversa maturità nel rapporto tra impresa e territorio.
1991 -1996 Il patto per lo sviluppo del territorio provinciale
Continua la sinergia con i giovani industriali; si delinea un nuovo modello: il patto per lo sviluppo del territorio provinciale che rappresenterà per almeno un decennio una frontiera di approfondimento di nuovi strumenti legati alla concertazione e allo sviluppo decentrato. La sua paternità spetta ad Arcangelo Tedeschi, alla guida dell'associazione dal 1991 al 1996.